venerdì 6 novembre 2009

Lucidi corpi: dietro l'ossessione del corpo grosso Thanatos è al lavoro


Non ho letto altre opere di Harry Crews (in tutto sono quattro i suoi romanzi tradotti in italiano), ma ho trovato questo "Lucidi corpi" (Meridiano Zero, 2009), titolo originale "Body", godibilissimo per l'intreccio irresistibile di commedia e dramma in cui si muove la vicenda.
Lo scenario è un importantissimo Campionato del mondo di Body building "Mr Cosmos" che si svolge presso l'Hotel Flamingo,Miami.
Shereel Dupont (nome d'arte, perchè il suo vero nome è Dorothy Turnipseed che significherebbe , troppo prosaicamente, "seme di rapa") è una delle candidate alla vittoria in antagonismo con Marvella, la sua più diretta avversaria.
Le due rappresentano due diversi modi d'intendere il bodybuilding: allenata con mezzi più naturali la prima, pompata di testosterone la seconda.
Naturalmente, viene illustrato per entrambe, il ruolo particolare del coach/manager di ciascuna delle due (rispettivamente Russell Morgan, detto "Muscle", e Wallace) e la natura sui generis e strana della relazione che intercorre tra ciascuno di loro due e la propria "pupilla": una relazione in cui si intrecciano inestricalbimente erotismo, paternalismo, atteggiamenti dittatoriali e messaggi di ferrea disciplina.
Dal vertice di osservazione di Shereel si dipana una vicenda in cui si intrecciano la "violenza" della competizione, segnata dalla feroce aggressità tra gli avversari e il tono farsesco, determinato dall'arrivo - non desiderato - dell'intera famiglia di Shereel (i Turnipseed, da una piccola località del profondo Sud degli Stati Uniti, Tennessee) assieme al suo patibolare ex-fidanzato, portato alla rissa e alla prevaricazione violenta.
La narrazione è scoppiettante, brillante, piena di verve: gustosissimo il capitolo in cui si accende la passione travolgente tra Billy Bat (uno dei papabili alla vittoria maschile) e Earline la sorella ultra-cicciona di Shereel.
Magistrali le pagine sulla celebrazione del concorso Mr Cosmos con tutti i suoi backstage, con le quali dal tono leggero della commedia si ritorna alla più cupa tragedia di cui non si dà qui alcuna anticipazione per non levare il piacere e il brivido della scoperta ai lettori.
Il romanzo si presenta con forti contrasti, a tinte forti che non prevedono i chiaroscuri.
Dietro l'ossessione per il corpo grosso e muscoloso, con i singoli muscoli pompati e definiti fino all'esasperazione, si cela l'ossessione degli Americani (e, si potrebbe dire, contemporanea) altrettanto forte per obesità e ciccia.
L'altra faccia della medaglia di un'alimentazione severissima in cui vale soltanto il principio - assolutamente asettico - del cibo visto esclusivamente come veicolo dell'apporto di sostanze nutrienti alle masse muscolari in crescita è la dieta sfrenata, mossa dal bisogno d'ingurgitare qualsiasi cosa, purchè sia densa di grassi e zuccheri.
Ben celata dall'apparente vitalità di corpi muscolari mostruosi ed inverosimili c'è una continua tensione verso la morte: il piacere ha un ruolo secondario rispetto alla sofferenza, al sudore e al sangue, al sacrificio continuativo e alla rinuncia.
Eros si manifesta unicamente nell'ipertrofia del narcisimo e nella c
ura del proprio corpo portata all'esasperazione (con identiche valenze , in definitiva, se questo corpo sia grasso o muscolare), ma alla fine - come mostra il finale - è Thanatos a stravincere.
Non a caso il romanzo in linguaggio originale è titolato semplicemente "Body". Nell'ossessione per il corpo si manifesta in modo insidioso una forma di "cupio disssolvi".

In più il romanzo è una bella carrellata, in chiave ficition, sul mondo del bodybuilding professionale e agonistico e sul modo di pensare e sentire dei bodybuilder.
Secondo me, reso in modo assolutamente verosimile, anche se l'autore avverte in una sua nota in incipit:
"I miei amici nel mondo del body building si accorgeranno che ho preso in prestito elementi dello sport amatoriale e di quello professionistico e li ho mischiati insieme dando vita a una cosa che non esiste e non è mai esistita: in altre parole ho messo il bodybuilding al servizio della narrativa molto più che la narrativa al servizio del bodybuilding".
Harry Crews

Harry Crews è nato e cresciuto nella contea di Bacon, in Georgia. Oggi insegna all’Università della Florida ed è uno dei direttori della rivista Southern, per la quale scrive anche, così come scrive per moltre altre riviste e giornali.

Da "Lucidi corpi" è stato realizzato un film per la regia di George Clooney. Questa notizia la do con beneficio d'inventario, perchè - pur avendo trovato una pagina web dedicata al film (
clicca qui
per visualizzarla), con tanto di cast di attori, in internet non ho trovato altri riscontri (come, per esempio, in www.mymovies.it)


Assolutamente pregevole l'iniziativa di Meridiano Zero di portare all'attenzione dei lettori italiani questo romanzo pubblicato negli Stati Uniti nel lontano 1990 (che, peraltro, cade nel pieno degli anni d'oro del bodybuilding), nella nbella traduzione di Massimo Bocchiola.

Per leggere il primo capitolo del romanzo di Harry Crews, su "Carmilla online" cliccare qui.

2 commenti:

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  2. Da una mail del direttore editoriale di Meridiano Zero.

    Gentile Maurizio,
    un sentito grazie, sia per la recensione, sia per avercela segnalata.
    Io Crews lo adoro da sempre e sono felice di aver pubblicato due suoi romanzi, anche se purtroppo sono stati due libri terribilmente "in perdita": i giornali non li hanno recensiti affatto, per cui le librerie non li hanno esposti, né spinti e i lettori, infine, non hanno avuto motivo per provare a comprarli e leggerli. Avrei voluto - e vorrei ancora - continuare a pubblicare Crews, ma purtroppo finché non aumentera' il numero dei miei lettori, sarebbe suicida farlo.

    Marco Vicentini

    P.S. - La storia del film di George Clooney su "Lucidi corpi" e' una bufala. Brillante (a me ricorda le false notizie del Male negli anni 70, come la prima pagina del Corriere che annunciava l'arresto del capo delle BR, Ugo Tognazzi), ma e' comunque falsa.

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