lunedì 2 agosto 2010

Frida e quei cuccioli mancati


Non sempre le cose vanno come si vorrebbe.
La mia cagnetta Frida avrebbe dovuto partorire proprio in questi giorni.
Poco dopo il 60° giorno le si sono rotte le acque.
Però, purtroppo, per una concomitanza di eventi, i cuccioli che portava in grembo non si sono attivati a sufficienza oppure il suo l'utero non ha iniziato a contrarsi come avrebbe dovuto.
Del resto, Frida non è più proprio giovane: a sette anni si avvicina già ad una rispettabile età di vita canina, commisurandoli ai parametri umani, e quindi, forse, è mancata nella fase cruciale una sufficiente stimolazione ormonale.
Non si sa e non si potrà sapere cosa sia accaduto.
Potrebbe darsi che lei abbia avuto quello che viene definito un "UTERO PIGRO"...
In ogni caso, dopo quasi 24 ore di irrequietezza da parte sua e dopo la comparsa di perdite verdognole, siamo andati dal veterinario.
All'ecografia, i cuccioli che il 14 luglio (a distanza di circa 15 giorni dall'evento) erano vivi, vegeti e ben formati (e di uno si era visto anche un cuoricino che batteva allegramente) non erano più vitali...
Di conseguenza Frida ha dovuto essere operata.
La decisione è stata, ovviamente, immediata...
Prelievo ematico per controllare che i parametri ematochimici fossero in regola, pre-anestesia e quindi subito in sala operatoria.
Mi dispiace veramente che a Frida venga tagliata la pancia, non era messo nel conto.
Ma così, purtroppo, deve essere.
Mentre scrivo queste righe, Frida viene sottoposta all'intervento chirurgico.
Avevo voluto per lei questa gravidanza, perchè avevo pensato che fosse giusto - prima che diventasse troppo vecchia - darle la chance di completare almeno una volta il suo ciclo biologico riproduttivo, così come avevo fatto per le due "pastore" tedesche che avevo avuto con me negli anni scorsi.
Il destino non ha voluto che le cose andassero così.
Mi spiace, Frida: non ci saranno altre possibilità.
Così la Natura e il destino hanno decretato.
Sino a prima che si addormentasse con i farmaci per la pre-anestesia, Frida mi ha guardato adorante con quel suo sguardo umido e profondo.
Quando i cani ti guardano così, hai la sensazione - sempre - che, comunque, stai tradendo la loro fiducia, perchè il loro affetto è davvero incondizionato e va, al di là di qualunque cosa, e tu - per quanto faccia - non potrai mai essere all'altezza delle attese che essi ripongono in te e di quello sguardo con il quale ti seguono sempre, premuroso, qualunque cosa tu faccia...

Ora sono a casa e aspetto che dalla Clinica veterinaria mi chiamino per dirmi quando posso andare a riprenderla, la Fridolina.
Ma intanto, a casa da solo, non posso che pensare: "No Frida, no party".
Ed è per questo che sto scrivendo queste annotazioni.
Rimane da smantellare la piccola nursery predisposta giù in garage: mi preparavo ad avere i prossimi 45 giorni pieni della crescita di almeno due cucciolotti di cane e, invece, avrò da accudire una Fridolina convalescente...
Ma, intanto, No Frida, no party... e solo mestizia e dispiacere.

3 commenti:

  1. Questo mi dispiace davvero e tanto.
    Avrei voluto vederla la Fridolitica mamma.
    Immaginavo il suo dolce sguardo sui cuccioli o le sue ringhiatine di fastidio.
    Una carezza Frida.
    Un abbraccio a te.

    RispondiElimina
  2. Avrei dovuto scrivere nel titolo "...quel cucciolo mancato".
    Poco dopo che ho finito di scrivere le mie riflessioni, mi hanno telefonato dalla Clinica Veterinaria per dirmi che l'intervento si era concluso felicemente e che, per la notte, sarebbe stato meglio per Frida rimanere nella Clinica.
    Nell'utero, c'era un solo cucciolo, tutto bianco, di sesso femminile, con un bel musone che - secondo il veterinario - tanto avrebbe preso dal papà che è un bel Labrador (Ciccio).
    Non so perchè questa notizia mi ha causato un surplus di dispiacere...
    Forse per il fatto che, non essendosi trattato d'una gravidanza multipla, com'è usuale tra i cani, per contrasto si "umanizzava" ancora di più quella di Frida, mamma tardiva con un unico bebè che avrebbe potuto essere il figlio "prediletto" e senza rivali, con un ben di dio di latte e di mammelle da suggere a disposizione.
    Ma era così che dovevano andare le cose...
    Non era destino...
    Ma almeno ci ho provato...
    La casa senza Frida a tenermi d'occhio durante la notte mi è sembrata deserta e troppo silenziosa...
    Quel tappetino vuoto senza la sagoma biancheggiante di Frida paziente mi lasciava - ogni volta che mi alzavo - stranito.

    RispondiElimina
  3. Ieri sera, mentre accarezzavo Giotto spaparazzato sul divano che mi guardava con gli occhioni da puffo, pensavo alla tua Frida, al cucciolo bianco mai nato, alla mia Lilla che se n'è andata tanto tempo fa e soprattutto a mio figlio.
    La casa senza gli affetti che ti circondano ogni giorno è vuota.

    RispondiElimina

 
Creative Commons License
Pensieri sparsi by Maurizio Crispi is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Based on a work at mauriziocrispi.blogspot.com.