Strade vuote e silenti
tubare di piccioni
scorie e resti di bagordi del popolo della notte
E ora, alle prime luci dell'alba,
non c'è più nessuno
Tutti andati!
Scomparsi!
Mentre cammino sui marciapiedi di nudo cemento,
fogli di giornale sparsi
mossi qua e là dal vento,
un cielo corruscato incombente,
potrei essere l'ultimo uomo sopravvissuto
Non so se considerare questo evento
una condanna oppure un sollievo:
la condanna della solitudine,
il sollievo della liberazione
da troppo rumore molesto ed intollerabile
E intanto cammino.
Leggero il suono dei miei passi
mi accompagna
Il paladino che si ammazzò
1 giorno fa
Nessun commento:
Posta un commento