martedì 27 ottobre 2009

Nell'opera di una scrittrice esordiente, una dolente riflessione sulla morte ed il morire


Ho letto questo romanzo-verità in un batter d'occhio.
Mi ha catturato, perchè si muove tra fiction ed un'ipotetica realtà di cui non è dato sapere.

Rimane quindi in sospeso il giudizio se si tratti di pura fiction oppure di uno sfogo che contiene qualche elemento autobiografico.
In ogni caso, si tratta di un'opera coraggiosa, perchè pone i termini di una problematica e getta le basi per una riflessione non banale sulla morte e sul morire, sul senso della vita e sul fatto che la scelta del morire può rappresentare in alcuni casi la salvaguardia della propria dignità di essere umani e non è semplicemente una spicciativa via di fuga dal fardello dell'esistere.

Quando un tema spinoso e difficile come quello dell'eutanasia si fa strada fuori dall'editoria specializzata e dai dibattiti dotti tra esperti di bio-etica (che sono il più delle ideologizzati e appartenenti ad opposte fazioni irriducibili) e rappresentanti del mondo della politica vincolati ai loro mandati, ciò significa che la società è pronta ad iniziare un percorso di riflessione e di dialettica su di esso.

Quindi, secondo me è davvero meritoria l'opera di Angela Del Fabbro, scrittirce esordiente che desidera rimanere in ombra.


Brevemente, la sintesi del romanzo.
Miele ha trentadue anni, è una ragazza come tante, vive da sola e ha delle storie occasionali. Da tre anni ha deciso di aiutare a morire le persone che lo desiderano: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Pur lavorando in clandestinità, nell'ambiente medico è piuttosto famosa e molti si affidano a lei.
Ma un giorno a richiedere il suo servizio è un settantenne in perfetta salute.
E la vita di Miele improvvisamente ha una svolta.
La pietà, il dolore, la compassione sono da sempre al centro della grande letteratura.
Ogni generazione incarna questi sentimenti in un personaggio che sappia interpretarli di nuovo per un mondo e un'umanità che di epoca in epoca cambiano, come cambia la sensibilità morale. Miele è il personaggio che racconta la pietà, il dolore e la compassione del nostro tempo spietato.

Dal testo:
«Perché loro hanno diritto di sapere come fare per morire dolcemente e io ho bisogno di supplicare lei, Miele? Questa cosa che fa lei a pagamento dovrebbe essere di pubblico dominio, dovrebbe essere una cosa che so fare anch'io, che sappiamo fare tutti».

Angela Del Fabbro è il nome di una persona che intende rimanere nell'ombra.
È nata e vive a Roma.

Per Einaudi Stile libero ha pubblicato solamente "Vi perdono" (2009).

Clicca qui per leggere l'intervista di Michele Smargiassi ad Angela del Fabbro, comparsa su "La Repubblica".

1 commento:

  1. Dopo le recensioni di Adriano Sofri e della stampa cattolica, Repubblica pubblica oggi una lunga intervista di Michele Smargiassi all'autrice di Vi perdono, la prima concessa dalla pubblicazione del libro. Dalla scelta dell'anonimato - «E se fosse un teologo? Se dietro lo pseudonimo si nascondesse un astuto, ...raffinato moralista?» si domanda il giornalista di Repubblica - al messaggio del libro, Angela Del Fabbro ha spiegato per la prima volta le sue scelte e le ragioni che l'hanno spinta a scrivere.

    «Non è anonimato. Parlerei semmai di eteronomia» - ha dichiarato - «Angela Del Fabbro non è nata col libro ma vive in me da tempo. È il mio amico immaginario, se così si può dire. Il fatto che non corrisponda a un'esistenza anagrafica non significa che sia un personaggio fittizio. È una personalità completa, che ora ha semplicemente preso la parola. Non è la prima volta che succede, in letteratura. Un gigante come Pessoa si esprimeva attraverso cinque eteronimi». E sulla possibilità di una legge sull'eutanasia in Italia: «Certo che è possibile. In molti paesi culturalmente progrediti è già in vigore. Detto questo, io non credo che l'Italia sia un paese culturalmente progredito».

    RispondiElimina

 
Creative Commons License
Pensieri sparsi by Maurizio Crispi is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Based on a work at mauriziocrispi.blogspot.com.