lunedì 12 ottobre 2009

Il cinismo della pubblicità

Sarà capitato a molti di vedere sui canali in chiaro della TV di stato uno spot pubblicitario alquanto insolito.
Scenario: una città alluvionata, con i postumi di una sorta di diluvio universale. L'acqua ruscella giù dai tetti, come se tutte le abitazioni foseero state sommerse sino al tetto ed ora le acque si stanno ritirando. Infatti, adesso splende il sole. I cittadini sembrano contenti. Alcuni si preparano a tuffarsi, altri si accingono a trascorrere una giornata balneare; altri guardano divertiti standosene affacciati al balcone. Arrivano dei soccoritori della protezione civile in gommone, navigando lungo un portico allagato ed effettuando dei passaggi in cui la loro navigazione si tramuta in avventuroso rafting. Ed anche qui grida di eccitazione, risate.
Stacco e la scena si sposta all'interno di un salotto, anch'esso alluvionato: diversi centimetri d'acqua che ricoprono tutti i pavimenti.
Spettatrice seduta sul divano intenta a guardare intensamente la TV (ma non si vede lo schermo).
Una lacrime le scende lungo il viso: e non si capisce bene se è una lacrima di dolore per avere la casa allagata o di gioia nell'osservare gli altri alluvionati che si divertono come se fossero al mare...
Fine dello spot con la comparsa di questa scritta:

"In HD le emozioni sono più forti!"

e relativa voce stentorea che la declama (e si tratta di una pubblicità per SkyHD, in particolare.

Lo spot viene mandato in onda più di una volta al giorno.
Mi è sembrato decisamente un esempio di cattivo gusto mediatico e, a dir poco, sconcertante.
E' sorprendente che in un momento in cui tanti cittadini sono stati colpiti duramente dall'alluvione nel Messinese la televisione di stato trasmetta uno spot in cui si vede una città alluvionata e che questo evento "fiction" venga trattato con leggerezza, come una cosa divertente che fa spettacolo e suscita intense emozioni.
Forse, chi decide quali spot debba inserire nel palinsesto dovrebbe possedere più buon cuore e più buon gusto, pensando meno allo spettacolo e all'intrattenimento!
Forse, qualcuno dovrebbeintervenire per garantire che dei cittadini in stato di bisogno possano sentirsi offesi e dileggiati.
Certo, i cittadini di Giampilieri non sono stati allegri, né tantomeno hanno pensato di aprofittare dell'occasione per nuotare in mezzo alle loro case alluvionate e distrutte.
In nome dei soldi, si perde qualsiasi decenza e qualsiasi capacità di discriminazione.
Basterebbe invocare, peraltro, la necessità di rispettare i parametri della così vilipesa "political correctness"...

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