Ieri, camminando nel parco di prima mattina, ho trovato per terra un cuore perfettamente ritagliato da un foglio di carta velina rosa tenue.
Era quasi invisibile,essendo adagiato su di uno sfondo giallo tenue e illuminato - com'era - dalla luce radente del sole appena levato.
Mi è sembrato bellissimo e di buon auspicio.
L'ho raccolto con delicatezza da terra e l'ho portato con me, per incollarlo nella pagina corrispondente della mia agenda.
Tutto ciò che è trovato, deve essere raccolto.
In questo assioma credo fermamente.
Specie quelle cose che rappresentano un buon augurio.
Magari, in un'altra circostanza, racconterò della mia preziosa "urna dei reperti".

Il bel cuore rosa mi ha fatto venire in mente un piccolo libricino di Alessandro Serra, "Ti disegno un cuore" (Einaudi ragazzi, 2007) in cui l'autore esplora l'incrocio tra i due aspetti del cuore, quello del simbolo e quello della sua forma grafica immediata, costruendo intorno a essi un album di metafore illustrate.
Cuori nascosti dovunque si rivelano nelle sue pagine, con i disegni realizzati dallo stesso autore.

Mi è sembrato bellissimo e di buon auspicio.
L'ho raccolto con delicatezza da terra e l'ho portato con me, per incollarlo nella pagina corrispondente della mia agenda.
Tutto ciò che è trovato, deve essere raccolto.
In questo assioma credo fermamente.
Specie quelle cose che rappresentano un buon augurio.
Magari, in un'altra circostanza, racconterò della mia preziosa "urna dei reperti".

Il bel cuore rosa mi ha fatto venire in mente un piccolo libricino di Alessandro Serra, "Ti disegno un cuore" (Einaudi ragazzi, 2007) in cui l'autore esplora l'incrocio tra i due aspetti del cuore, quello del simbolo e quello della sua forma grafica immediata, costruendo intorno a essi un album di metafore illustrate.
Cuori nascosti dovunque si rivelano nelle sue pagine, con i disegni realizzati dallo stesso autore.
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