mercoledì 3 giugno 2009

Man on wire, lo spiderman australiano e i miei sogni inquieti di funambolo per caso


Notte turbata da numerosi sogni iterativi.
Ieri ho sentito la notizia di uno che ha scalato un grattacielo riproponendo l'esperienza di un famoso equilibrista (il francese Philippe Petit) che, sul cavo d'acciaio, camminò tra le due Twin towers (nel 1974).
I miei sogni erano questo, in sostanza: dovevo continuamente affrontare dei difficili passagi, pencolando sul vuoto e utilizzando delle basi instabili per procedere, tipo mucchi di casse o di sedie. Nel sogno ero funambolo per caso, certamente non per vocazione...


In un luminoso mattino d'estate del 1974, il funambolo Philippe Petit camminò per più di un'ora lungo un cavo d'acciaio steso tra i due grattacieli più alti del mondo, le Torri Gemelle di New York, simbolo del progresso e del rinnovato ottimismo occidentale. Man on Wire (un film della durata di circa un'ora del regista James March) è la storia di questa avventura surreale, progettata da un manipolo di eroici sognatori, figli del loro tempo. Attraverso il materiale girato durante
la preparazione dell'intricato piano che li porterà in cima ai palazzi, il film, che ha letteralmente dominato nel panorama documentario dei migliori festival della stagione, racconta una parabola epica, una folle utopia al confine tra il gioco prodigioso, l'atto politico e la provocazione artistica.

Questo il video ull'impresa di Philippe Petit (clicca qui)

Sullo straordinario Philippe Petit esistono diversi libri, tra cui "Il trattato di funambolismo", (Ponte alle Grazie) con una bella prefazione di Paul Auster.

Questa invece la notizia più recente dell'impresa dello "spiderman" australiano (notizia di ieri)

SYDNEY - Nuova impresa di 'Spyderman'.
Il 46enne francese Alain Robert e' stato arrestato dopo aver scalato a mani nude un grattacielo di 41 piani a Sydney, in Australia.
Domani dovra' comparire di fronte alla Corte: e' accusato di aver messo a rischio la sicurezza pubblica.
Nuova prodezza dell’uomo ragno francese, che torna a far parlare di sé: ha scalato i grattacieli di mezzo mondo per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici.
Centinaia di persone si sono riunite ad Aurora Place, a faccia in su per vedere Alain Robert -
che ha scalato oltre 80 grattacieli in tutto il mondo - raggiungengere la cima dell'edificio progettato da Renzo Piano in soli 10 minuti.
Robert, 46 anni, è stato arrestato dalla polizia alla fine della scalata illegale, ma non prima di aver mostrato un banner del gruppo ecologico One Hundred Months
(www.onehundredmonths.org)

Il gruppo, sostenuto anche da Greenpeace, ritiene che il mondo abbia 100 mesi per agire sul cambiamento climatico, pena conseguenze irreversibili.
Sbigottitigli impiegati che stavano lavorando nell’edificio e che hanno assistito alla scalata fino al 41° piano del grattacielo.
Robert, 46 anni, è poi tornato giù ed è stato fermato dagli agenti che nel frattempo avevano chiuso la strada nel cuore di Sydney.
La polizia ha giudicato come «irresponsabile e pericoloso» il gesto di Robert, ma c’è anche chi ha applaudito la sua prodezza, come sempre senza corde di sicurezza nè bardature: «Magnifico, mi è piaciuto», ha commentato uno dei tanti spettatori radunati sotto l’imponente grattacielo. Sempre in Australia, l’uomo ragno aveva già scalato il Sydney Opera House.

(L'articolo sullo spiderman australiano è di Olga Iacuaniello)


Cosa accomuna Philippe Petite lo spiderman autraliano?
Sicuramente il gusto dell'impresa, la grandissima abilità di cui danno prova, la capacità di mettere alla prova una tecnica comprovata e di esporsi al rischio in moo calcolato e senza rete di protezione.
Cosa, invece, li rende diversi ?
Philippe Petit, come si evince dalla lettura dei libri che lo riguardanooe che lui stesso ha scritto è un artista del cavo d'acciaio e del bilanciere. Le sue imprese sono fini a se stesse e hanno una valenza profondamente estetica: quella delle Torri gemelle, secondo alcuni, alla luce soprattutto della tragedia dell'11 settembre, ebbe una valenza profondamente simbolica e così verrà ricordata negli anni a venire: il superamento dell'abisso tra le due torri come tentativo di portare al mondo un messaggio di fede e di speranza.
Iil francese Alain Robert, invece, dedica le sue imprese ad una causa ecologica. Si arrampica sulla cima di un grattacielo per ricordare a tutti che il mondo e il nostro ecosistema sono in pericolo e che i loro giorni sono contati, se non si interviene in modo decisivo.
Robert, dunque, con le sue imprese compie delle azioni di "ecoterrorismo", essenzialmente pacifico e non violento.
Malgrado quese differenze, enrambi tuttavia, al termine delle loro imprese più mirabolanti, sono stati arrestati per aver messo a repentaglio l'incolumtà propria e di altri.


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