lunedì 25 ottobre 2010

Cercatori




Un uomo passeggia con il suo cane, al mattino presto.

Raccoglie bicchieri di ogni tipo abbandonati fuori da pub, bar e drinkerie e altri oggettini senza valore

Che, però, ne acquistano, in quanto "trovatelli", come fossero orfanelli da adottare con sollecitudine.


Un uomo

In un giorno di sole autunnale se ne sta immerso sino alla vita nell'acqua bassa vicino alla spiaggia,

con indosso una muta umida da sub vecchia e stinta e un buffo cappidduzzu di lana rossa sulla testa

Cerca, con l'ausilio di un metal detector,

gli oggetti di metallo persi dai bagnanti nei mesi estivi

Ha una cuffia con auricolari giganteschi poggiati sulle orecchie

per captare le variazioni rivelatrici del bip

Con questo tocco sembra un Bug Bunny buffo al bagno, con la muta addosso

Eppure è serio, così profondamente immerso nella sua cerca


Una suorina

Con abito quotidiano, grigio e bianco, i cappelli coperti dal velo,

cammina al mattino lungo una strada di città, deserta

Forse per sbrigare una commissione o recarsi a pregare nella chiesa che si staglia poco più in là

Panchine ad intervalli regolari portano segni rivelatori di bivacchi notturni dei tiratardi del sabato

La suorina si sofferma vicino ad una di esse

La sua attenzione è stata attratta da qualcosa

Si china e si protende verso lo spazio sottostante, ingombro di ogni genere di detriti

Chi sà, forse si aspetta di trovare un rosario abbandonato, un vecchio crocifisso o un'immaginetta sacra

per trarle in salvo e dar loro nuova sacralità riponendole in un'urna o in un sacello

Per lei sono solo queste le cose che veramente contano


Tre cercatori, diversi indubbiamente, ma accomunati da una cosa eguale

Tutti e tre alla ricerca di piccole cose cui danno valore

Più spesso non raccoglierano nulla.

Talvolta riporteranno con sé qualcosa a casa,

cose che per loro avranno un significato, per quel giorno

Sarà la buona sorte, il caso oppure un segno di dio

In ogni caso, un segno di buon auspicio

o anche, come nel caso del cercatore di oggetti di metallo, questione di sopravvivenza


Lontano da qui,

nella mitica Arabia Felix,

ogni giorno uno sceicco depone la sua merda

in uno sfavillante cesso in oro massiccio, circondato dallo sfavillio degli ori della rubinetteria

Nel far ciò, egli dà testimonianza della ben nota equivalenza tra merda e oro.

E' possibile che gli stronzi del nobiluomo, precipitando dentro un WC siffatto,

possano trasformarsi pur essi in oro.

Ma lo sceicco, circondato da tutto quell'oro, non ha nulla da cercare e da trovare.

Tutto quello che vuole ce l'ha, immediatamente.

Ma intanto, giorno per giorno, perde qualcosa di prezioso

Ciò che non potrà mai avere, sarà la benedizione del dio delle piccole cose,

quella benedizione che, in modi diversi, tutti i cercatori del mondo desiderano ottenere e che dà un senso alle loro modeste vite


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