domenica 9 marzo 2008

A ciascuno il suo festeggiamento

Appena ieri, è stata la ricorrenza della festa della donna che, per alcuni, è passata inosservata. Tanti - e non solo le dirette interessate, l'altra metà del cielo - se ne sono ricordati. Lo testimoniano articoli a tempesta sui quotidiani e sui periodici, sia di anticipazione sia di cronaca, ma anche servizi radiofonici e televisivi; e poi i tantissimi piccoli episodi in cui - nella dimensione privata - la ricorrenza dell'8 marzo è stata una bella occasione, più che altro una scusa per scambiarsi gentilezze e "tenerumi" vari, tutte quelle piccole cose che rendono piacevole la vita, insomma
Purtroppo, anche in questo caso, è la mediatizzazione a farla da padrona. Quindi, negli ultimianni, la Festa della donna sembra aver perso i suoi significati originari per diventare un'occasione di trasgressione e di eccessi, pilotata dal volane della pubblicità.
Ma lasciando gli aspetti più eclatanti della Festa della donna all'ambito della pubblicità e della commercializzazione sfrenata, entrambi atroci meccanismi che divorano avidamente tutto quanto per restituirlo ben confezionato ad un pubblico di diligenti consumatori, ben venga questo momento per i pensieri gentili!!!
Anzi di feste della donna ce ne vorrebbero proprio tante nel corso dell'anno. Forse, addirittura, ogni giorno dovrebbe essere buono per festeggiare le donne e per rendere loro la giusta attenzione...
Io, sempre disattento alle ricorrenze "comandate", mi sono dimenticato d'un evento così importante. Poi, mentre viaggiavo in auto a circa metà giornata, ho notato alcuni venditori ambulanti che si affaccendavano, allestendo mazzetti e serti di mimose, piccoli mazzetti fatti di un solo rametto - come si suole fare - avvolti in un lembo di sottile carta stagnola. Sono stato preso da una folgorazione: "Whoops!!!" - ho detto ad alta voce - "Quale atroce dimenticanza!" E ho sentito dentro una fitta di lacerante dispiacere. "Devo testè rimediare!!! Anch'io voglio scovare qualche rametto fiorito ed inviarlo alle mie amiche" - ho aggiunto tra me e me.
Mi ripugnava, però, fare ricorso ai fiori veri, quelli appena recisi dalla pianta, perché quelli - poverini - fanno proprio stringere il cuore, evocando una vera e propria ecatombe di acacie e mimose indifese, che vengono letteralmente affettate per ricavarne fiori e rametti.
Quindi, tornato a casa, in internet, ho beccato un paio di fioriture di mimosa decisamente più nature, per quanto virtuali e, in extremis, tramite le mail salvifiche, sono riuscito a varare i miei auguri per la festa della donna.
Sono davvero grato a queste mimose "trovatelle", sparse da qualche mano benevola nella rete...
A ciascuno, il suo festeggiamento.
Peccato che non ci sia la festa dell'uomo: chi sa cosa ci spetterebbe?




Postscriptum - La cosa più importante, tuttavia, è stato il fatto che ieri ricorreva il 90° compleanno di nostra madre. Grazie, mamma, di essere stata con noi per tutti questi anni. E un grazie di cuore anche alle nostre cugine Luciana e Roberta che, con il loro entusiasmo e con la loro dedizione, ci hanno dato la possibilità di dar vita ad una bellissima festa!!!!


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